Passo del Corno 2500 m - 29.06.2010
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San Pietro di Stabio h 6:00. Carico la macchina sotto un forte acquazzone e mi dirigo verso Ponte Tresa (VA), da dove partiremo alle h 6:30 per un’escursione al Passo del Corno (2500m). Per strada le nuvole nere lasciano il posto ad un cielo terso, tanto che, dopo Porto Ceresio (VA), il sole che si alza dietro la Chiesa Rinascimentale di Santa Maria del Sasso di Morcote, mi fa fermare per le prime foto. Da Ponte Tresa ci dirigiamo per la Val Bedretto, attraversata la quale, ci fermiamo al parcheggio dell’Alpe Cruina (2002m). Il sentiero sgombro da neve, che sale fino alla Capanna del Corno (2338m, CAS di Bellinzona), ci fa decidere di non portare le ciaspole. Mentre attraversiamo la strada, una marmotta solitaria scappa via e si rifugia in una delle tante tane di cui è cosparso il terreno. I prati sono pieni di fiori alpini e la temperatura gradevole ci fa sperare in una bella escursione. Iniziamo subito a fotografare le tantissime genziane, le anemoni di primavera e le genzianelle, che si stanno schiudendo al primo caldo del mattino. Cespugli di rododendri in fiore e mirtilli circondano il sentiero e anemoni gialle coprono i prati e salgono su fino a diventare piccoli puntini che avvolgono le pendici della Scaglia di Corno (2641m). Percorriamo il largo e comodo sentiero, che messo a posto da poco, ci porta senza troppi sforzi, alla Capanna del Corno (2338m). La vista che si apre sulla Val Corno, è molto bella: a destra e a sinistra della valle c’è ancora tanta neve, ma il sentiero, a parte qualche breve tratto, ne é completamente libero. Le sfumature di blu dei piccoli laghetti ghiacciati, risaltano tra il bianco della neve. Saliamo la morena che chiude la Val Corno e costeggiamo il Laghetto del Corno (2477m), che dall’originale forma allungata, è alimentato tutto l’anno da quel che resta del Ghiacciaio del Corno (2946m). Un’ultima salita e siamo al Passo del Corno (2500m), e trovato un posto idoneo, ci fermiamo a mangiare. La vista a 360° è veramente notevole: davanti a noi la mole del Ghiacciaio del Gries, che dall’alto del Corno Cieco (3373.8m), scende giù fino a lambire le sponde del Lago del Gries (2386m); a Nord le montagne e i ghiacciai perenni del Vallese e alle nostre spalle il Nufenenstock (2865m); a Est la Val Corno e a Sud il Corno Gries (2969m) e il Piccolo Corno (2930m) che scende giù fino al Passo del Gries (2479m); a Sud-Ovest la Punta dei Camosci (3043.7m) e il Corno Rosso (3289m), le cui pendici sono lambite dal Ghiacciaio del Gries. Dopo una pausa di un’ora ci rimettiamo in cammino. Adesso fa veramente caldo, e molti sono gli escursionisti che incontriamo lungo il sentiero. Ci fermiamo vicino alle stalle ancora chiuse dell’Alpe del Corno (2204m) per un ultima pausa caffè, e dopo poco, raggiungiamo la macchina. Purtroppo riusciamo a partire solo dopo un’ora circa: la strada appena sotto di noi è bloccata per un incidente tra un’auto ed una moto che ha richiesto l’intervento dell’elicottero della REGA. Un motociclista sessantaduenne di Lucerna ha avuto la peggio, ma non è in pericolo di vita.
Per la quantità e la diversità della flora, per la bellissima luce data forse dalla presenza di laghi e ghiacciai, noi consideriamo questo posto come uno dei più belli tra i paesaggi alpini, e ci torniamo sempre volentieri.